La seta di gelso – la fibra naturale e sistema agricolo
La seta di gelso – la fibra naturale e sistema agricolo
Agricoltura di copertura e multifunzionale – protezione dell’ambiente
La seta di gelso è una fibra naturale altamente sostenibile con un approccio olistico a 360°. Il sistemo produttivo della seta è strettamente legato all’elemento agricolo della coltivazione dell’albero del gelso che rappresenta l’unico ed esclusivo alimento del baco da seta.
La seta non esisterebbe senza il gelso ed il gelso non avrebbe ragione di esistere senza il baco da seta.
La coltivazione del gelso è una coltivazione arborea che la Fao, dai primi anni 2000, porta quale esempio come tipico processo di retroinnovazione volto a riportare e reintrodurre una storica coltivazione, soprattutto Italiana, in una visione di moderna coltura multifunzionale e di copertura.
Cosa è l’agricoltura multifunzionale
Per agricoltura multifunzionale si intende quella coltivazione in grado di andare oltre ad una pura visione produttivistica, introducendo una variegata serie di evidenze ecologiche oltre che una valenza paesaggistica e territoriale.
“Oltre alla sua funzione primaria di produrre cibo e fibre, l’agricoltura può anche disegnare il paesaggio, proteggere l’ambiente ed il territorio e conservare la biodiversità, gestire in maniera sostenibile le risorse, contribuire alla sopravvivenza socio—economica delle aree rurali, garantire la sicurezza alimentare. Quando l’agricoltura aggiunge al suo ruolo primario una o più di queste funzioni puo essere definita multifunzionale” – Dagli atti della riunione Oecd 2001 (Organisation for Economic Co-Operation and Development )
Per Multifunzionalità si intende quindi il raggiungimento di differenti funzionalità:
- Economica, intesa come generativa di produttività, reddito ed occupazione;
- Ambientale, legata alla conservazione del paesaggio e dell’ambiente attraverso la valorizzazione delle risorse naturali;
- Sociale, legata alle tradizioni e consuetudini culturali, sociali e di servizi ricreativi.
Una serie di studi recentemente pubblicati su rinomate riviste scientifiche, (Journal of Resource and Ecology, Italian journal of Animal Scienze, International Journal of Animal Scienze) hanno individuato proprio nel gelso la specie arborea dotata di caratteristiche di multifunzionalità nonché di coltura arborea di copertura capaci di:
- Preservare il territorio e l’ambiente
- Innovare e migliorare l’impatto ambientale
- Garantire circolarità e agroecologia
- Catturare nel sottosuolo quote rilevanti di Co2 e gas serra
- Essere una valida alternativa anche in termini di guadagno rispetto colture maggiormente inquinanti
Ad ulteriore conferma dell’estremo valore della pianta del Gelso, i suoi frutti sono stati inseriti all’interno della categoria del Superfood grazie alle loro eccellenti caratteristiche nutrienti ed antiossidanti.
Cosa sono le colture di copertura
Le colture di copertura, (cover crops), o le colture da cattura, (cratch crops), sono coltivazioni di specie vegetali con la finalità, molte volte complementari, di proteggere il terreno dall’erosione e/o evitare la perdita di vitali ed importanti elementi nutrizionali.
Le colture di copertura consentono la massimizzazione dell’assorbimento delle radiazioni solari e degli elementi nutritivi, in periodi di non coltivazione od in periodi successivi a coltivazioni intensive. L’introduzione di colture di copertura permette un miglioramento sostanziale della sostenibilità del processo agricolo.
Quali specie sono ideali per le colture di copertura
Le specie ideali per colture di copertura sono: le Poacee o graminacee, Le leguminose, le Brassicacee, le boraginaceae, le poligonacee
Quali sono i benefici delle colture di copertura
Le colture di copertura, oltre ad essere colture vere e proprie in grado di garantire un apporto in termini di prodotto finale, svolgono importanti funzioni:
- Azione antierosiva dagli elementi atmosferici acqua e vento, attraverso i complessi radicali che compattano il terreno e gli arbusti che riducono l’impatto di pioggia;
- Azione di cattura degli elementi nutrienti, come nitrati e minerali, sintetizzati tramite le radici;
- Azione sulla sostanza organica, apportando nuovi elementi ed invertendo la perdita di nutrienti, migliorando la fertilità del suolo;
- Azione sulla biodiversità, incrementando la varietà delle tipologie di colture presenti sul territorio;
- Azione sulle specie infestanti, attraverso un controllo e mitigazione su piante infestanti;
- Azione mitigatrice sui parassiti e sulle malattie;
- Azione di limitazione dell’intervento umano, diminuendo gli interventi di manutenzione
L’agricoltura e la gelsibachicoltura – Il caso Italia
La gelsicoltura scomparve dall’orizzonte dell’agricoltura italiana ai primi del ‘900, con l’avvento delle fibre sintetiche, maggiormente convenienti in termini di prezzo rispetto alla seta di gelso.
Il passaggio fu traumatico, passando in pochi anni da una situazione di biodiversità a quella di monocolture preferite sulla base di produttività e redditività spinta, (fertilizzanti chimici per sostituire la rotazione, meccanizzazione esasperata, selezione genetica di varietà ad alta resa ed alto utilizzo del territorio)
La sfida che si pone in questi anni e che si porrà per il futuro è quella di adoperarsi fattivamente affinché la coltivazione della pianta del gelso possa essere nuovamente per l’Italia un occasione di crescita e diffenziazione biologica, con un processo di retroinnovazione capace di valorizzare la multifunzionalità e le caratteristiche di coltura di copertura proprie della piana del Gelso.
La sfida che si pone è quella di riconoscere pienamente le eccezionali caratteristiche anche e soprattutto ecologiche, ambientali e di biodiversità del sistema seta, della seta di gelso, della più moderna ed antica fibra che sia dato conoscere.